Con questa frase il genio musicale di Quincy Jones si rivolse ad un frenetico Michael Jackson durante la produzione dell'album
Thriller: “lascia spazio a Dio affinché possa entrare questa stanza”. Una richiesta figlia di quell'approccio spirituale alla musica
proprio della cultura afro-americana da cui proviene il musicista/compositore/direttore/produttore Q.J..
La musica, per chi è nato nelle comunità dello spiritual è lo strumento della catarsi che porta al divino e affinché questa avvenga è
necessario liberarsi dalle pretese e dalle frenesie terrene e predisporsi all'armonia. Oggi, ahinoi, la frenesia è sovrana.
In “Quincy Jones” la Statale rimpiange con ironia disillusa quella visione contrapponendola alla sua versione contemporanea, troppo
spesso molto più ridimensionata e venale. Mentre si aspetta la vera ispirazione e quel brivido indispensabile a godere dell'esperienza
musicale, ci si deve accontentare del reggaeton.